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Viene lanciato il primo modello 50 di cilindrata per i giovanissimi, la scocca più piccola e il peso ridotto la rendono gradita anche al pubblico femminile. La cilindrata di 49.8 cc e la potenza di 1,5 cv aprono il mercato ai quattordicenni perché la si può guidare senza targa e senza patente. È caratterizzata dai cofani laterali integrati nella scocca anziché riportati all’esterno. Per accedere al motore si apre uno sportellino laterale inserito nella fiancata destra. Il cambio è a tre marce e il fanale è rotondo marchiato Siem senza ghiera. Il contachilometri è fornito come accessorio e viene montato al centro del manubrio. Le ruote sono da “ 9 ” sempre intercambiabili fissate tramite 4 bulloni con serraglio conico. I profili della pedana sono completamente in gomma, La scritta sullo scudo e in corsivo ed è adesiva di colore blu scuro. Lo scudetto e in alluminio, il fanale posteriore e in tinta carrozzeria ed è marchiato Siem. La sella e fissata a una piastra che fa anche da coperchio al vano porta attrezzi. IL portapacchi e un profilo in lamiera stampata che ricalca il disegno del serbatoio. Il carburatore e all’ interno del telaio e collegato al motore tramite un collettore. Questo e l’ ultimo modello progettato dall’ Ing. Corradino D’ Ascanio.
Viene lanciato il primo modello 50 di cilindrata per i giovanissimi, la scocca più piccola e il peso ridotto la rendono gradita anche al pubblico femminile. La cilindrata di 49.8 cc e la potenza di 1,5 cv aprono il mercato ai quattordicenni perché la si può guidare senza targa e senza patente. È caratterizzata dai cofani laterali integrati nella scocca anziché riportati all’esterno. Per accedere al motore si apre uno sportellino laterale inserito nella fiancata destra. Il cambio è a tre marce e il fanale è rotondo marchiato Siem senza ghiera. Il contachilometri è fornito come accessorio e viene montato al centro del manubrio. Le ruote sono da “ 9 ” sempre intercambiabili fissate tramite 4 bulloni con serraglio conico. I profili della pedana sono completamente in gomma, La scritta sullo scudo e in corsivo ed è adesiva di colore blu scuro. Lo scudetto e in alluminio, il fanale posteriore e in tinta carrozzeria ed è marchiato Siem. La sella e fissata a una piastra che fa anche da coperchio al vano porta attrezzi. IL portapacchi e un profilo in lamiera stampata che ricalca il disegno del serbatoio. Il carburatore e all’ interno del telaio e collegato al motore tramite un collettore. Questo e l’ ultimo modello progettato dall’ Ing. Corradino D’ Ascanio.
La 50 “ Lusso “ e una versione più rifinita e ricca rispetto alla N. Lo scudo anteriore presenta il bordo scudo in alluminio, Le scritte in corsivo sono in rilievo, il parafango presenta un fregio, le strisce pedana gommate della pedana hanno il profilo in alluminio. La sella ha il gancio anteriore, il fanale ha la ghiera in acciaio inox. La versione lusso è anche più comoda con un ammortizzatore idraulico a doppio effetto, il cambio e sempre a tre merce.
La serie 50 Super Sprint è destinata ai mercati esteri. Caratterizzata dalla sella biposto con apertura davanti, rappresenta la versione 50 della 90 Super Sprint. E dotata di una marmitta cromata con omologazione 07S, ha la ruota di scorta posizionata in verticale sulla pedana centrale con sopra il bauletto. Raggiunge i 70 Km/h. e dotata di un carburatore Dell’ orto 16.16 SHB. Le ruote sono da “ 10 ”.
La vespa 90 è identica alla 50. I particolari che la distinguono sono le ruote da “10”, c’è il bordo scudo in alluminio, la sospensione anteriore ha l’ammortizzatore idraulico a doppio effetto, la scritta e si colore blu scuro, le strisce pedana sono in alluminio con gomma, c’è di serie il contachilometri rotondo con sfondo bianco della Veglia. La forcella e il copri ventola sono verniciati in tinta carrozzeria. La sella e singola e dotata di maniglia passeggero ed entrambi sono di colore blu scuro. Il fanalino posteriore incorpora la luce di stop. Il motore e derivato dalla vespa 50 cambiano i rapporti del cambio e la corsa e l’ alesaggio per una cilindrata di 88,5 cc.
La 90 Super Sprint è la vespa sportiva degli anni sessanta per eccellenza. Piccola, compatta e con prestazioni brillanti si differenzia dagli altri modelli disponibili. Per dare un immagine unica e sportiva a questo modello si ricorre a una particolare soluzione estetica, per la prima ed unica volta la ruota di scorta e montata centralmente nella pedana con sopra un bauletto porta oggetti a forma di serbatoio con sopra un cuscino che consente una guida sportiva. Il parafango ha una forma particolare e assottigliata. La sella biposto e di colore blu scuro e si apre anteriormente. Il manubrio e stretto e abbassato. Il motore e molto brillante, il cambio e a quattro velocità. Monta un carburatore Dell’ orto 16/16 SHB. La marmitta è a espansione, a vista nella parte posteriore sinistra, in acciaio cromato. Ruote da “10”, contachilometri fondo bianco scalato a 100 km/h. Dal 1971 al 1974 venne costruita una versione speciale “ Gruppo Piloti Sportivi” (V9SS2T) senza la ruota di scorta e il bauletto.
Questo modello è rivoluzionario perché la prima volta la carrozzeria è realizzata congiungendo due semigusci in lamiera saldati con un rinforzo centrale. Il cofano motore è asportabile. Il manubrio è scomponibile in due semigusci. La sella a sbalzo e la maniglia passeggero sono di colore verde scuro. La scritta sullo scudo e blu scuro. La miscela è al 5% e il cambio è a tre marce. Il motore è completamente nuovo, più compatto. Il carburatore un Dell’orto UA 16 S1. L’ aspirazione avviene attraverso il telaio, collegati tramite un soffietto in gomma. Il volano e la ventola hanno un nuovo design. Questo modello è stato realizzato con due prefissi di telaio in due differenti colorazioni.
In questo modello il manubrio e ancora scomponibile in due semigusci.
Monta un nuovo manubrio, in corpo unico in fusione di alluminio e il faro e da 115 mm. Il contachilometri e quadrato e piccolo scalato a 90 km/h su fondo bianco.
Il fanalino posteriore marchiato Siem è cromato e non più verniciato. Il pedale del freno e in alluminio lucidato a specchio con gommino. La sella è di colore blu scuro. È presente il bordoscudo in alluminio. Il cambio e a 3 marce. Il devio luci è cromato. Per il modello VNB4T si differenzia solamente nella parte posteriore dove viene squadrato il telaio per poter inserire l’ alloggio per la targa.
La terza serie introduce il cambio a quattro marce.
E un modello utilitario, Il manubrio ha un nuovo disegno con un faro fissato a una piastra scorrevole che serve anche come registrazione dello stesso. Le scritte sono di colore blu scuro. La pancia porta attrezzi presenta una nuova serratura rettangolare di serie con una chiave uguale a quella del bloccasterzo. È l’ultimo a utilizzare i cerchi da “8” , adotta il telaio della vespa GL con un parafango di dimensioni ridotte e presenta un disegno squadrato, anche le pancia laterali sono squadrate e arricchite con due profili in alluminio. Il motore 125 è quello della VNB6 con alcuni miglioramenti all’ impianto elettrico e al carburatore.
Il telaio deriva dalla vespa 150 Sprint. Monta le ruote da “10”. Il faro anteriore e a trapezio. Il motore e lo stesso montato sulla vespa 125 Super ma le prestazioni vengono migliorate grazie a diverso rapporto di compressione.
La Nuova 125 nasce sulla base dei modelli 50 e 90, l’architettura del telaio e del motore è la stessa. La Line a e snella, monta ruote da “10” , la sella e monoposto a sbalzo o biposto, il manubrio e lo stesso della super con contachilometri scalato a 100 km/h. La sospensione anteriore presenta l’ammortizzatore coassiale con la molla. Il motore ha una cilindrata di 121,17 e monta un carburatore Dell’orto SHB 16/16. La cuffia copri cilindro e in ferro.
Questo è il primo modello che porta una grande novità nella gamma dei motori Piaggio, viene introdotta la distribuzione rotante una soluzione che permette di passare la percentuale di olio nella miscela dal 5% al 2%. Il motore e sempre a tre marce ma viene rinnovato anche il gruppo frizione. Il carburatore è un Dell’orto SI 20/17 A ed e alloggiato sul carter anziché sul cilindro. La marmitta ha una nuova linea molto schiacciata inserita tra la ruota e il supporto motore. La VBA si presenta con un nuovo scudetto Piaggio in plastica trasparente, la sella e la maniglia passeggero sono di colore blu scuro e di tipo a sbalzo. Il contachilometri e a ventaglio scalato a 100 km/h. Le ruote sono da “8”, le altre novità introdotte sono la scritta sullo scudo che indica per la prima volta la cilindrata, il cavalletto ha un unica molla di richiamo, le manopole hanno una nuova linea e il tunnel centrale della pedana presenta un tappetino in gomma con due profili in acciaio inox.
Rispetto alla VBA a livello stilistico la VBB presenta un colore leggermente più scuro, dei fregi sui cofani, il telaio nella prima versione e arrotondato nella parte posteriore , poi viene squadrato nella seconda serie. Il devio luci Siem è cromato e più squadrato rispetto alla VBA. Viene eliminata la batteria nell’ impianto elettrico, il motore diventa a quattro marce, il carburatore diventa un Dell’ orto SI 20/17 C.
La versione Gran Lusso si presenta con una linea più curata e moderna. I cofani e il parafango sono più grandi, squadrati e rifiniti con dei fregi in alluminio. La sella a sbalzo e scritta Vespa GL sullo scudo anteriore sono di colore blu scuro, le ruote diventano da “10”, c’è il bordo scudo in alluminio, il faro ha una forma trapezoidale ed è marchiato Siem. Il manubrio e aperto nella parte inferiore e si intravedono i manicotti del gas e del cambio coperti da due lamiere para polvere in tinta carrozzeria. Lo scudetto e in plastica trasparente e il pedale del freno presenta un nuovo soffietto para polvere. Il motore migliora in coppia e prestazioni grazie ai nuovi rapporti adeguati alle ruote da “10”, viene montato un nuovo carburatore Dell’orto SI 20/17 D.
E identica al modello 125 Super, cambia il colore, il motore deriva dalla VBB2. Mantiene le ruote “8” e per questo motivo non incontra un grande successo. Viene commercializzata fino alla fine degli anni settanta e venne soprattutto destinata al mercato estero.
Deriva dalla GL, ma la linea viene rinnovata e il colore e un nuovo grigio-azzurro metallizzato. Il fanale e trapezoidale e il parafango e le pance sono arricchite da fregi lineari Le ruote sono da “10”, Il contachilometri e a ventaglio scalato a 120 Km/h. La sella e biposto di colore blu scuro e le scritte anteriore e posteriori inizialmente sono anch’ esse di colore blu scuro nelle prime serie e successivamente alluminio. il cambio è a quattro marce. Il motore incrementa la potenza e grazie a un miglior rapporto di compressione, a un nuovo schema di distribuzione, una nuova frizione, l’ adeguamento dei rapporti e a un nuovo scarico la Sprint offre prestazioni elevate in termini di velocità e ripresa. Il carburatore e un Dell’orto SI 20/17 C.
E l’ erede della Gs 150. La linea estetica e completamente rinnovata, la sospensione anteriore ha la molla con l’ ammortizzatore incorporato. Le pance sono entrambe asportabili, la loro linea e arrotondata e sono rifinite con dei fregi in alluminio. Nella pancia di sinistra e fissata la ruota di scorta ed e una novità, protetta nella parte inferiore da un semi guscio color alluminio e al centro di essa viene fissata la batteria e il raddrizzatore. Nella parte posteriore sotto la sella presenta uno sportellino con chiave utilizzato come porta attrezzi. La sella e biposto, di ampie dimensioni e di colore grigio chiaro. Anche il motore e di nuova concezione. Presenta un nuovo albero motore, frizione e para strappi di grandi dimensioni. Il carburatore e un Dell’orto SI 27/23. La miscela è al 5%. Il filtro del’ aria è rotondo in fusione di alluminio.
La seconda serie introduce un ampio bauletto arrotondato e chiudibile a chiave, montato dietro lo scudo anteriore che consente il trasporto di oggetti voluminosi e di conseguenza venne eliminato il piccolo vano nella parte posteriore. Il sellone è di colore nero e di forma diversa rispetto al precedente modello.Per il motore cambia solo la forma della scatola del filtro.
La Super Sport si presenta con una linea più squadrata, spigolosa e moderna, in molti tratti ricalca la Gran Lusso pero con uno scudo più stretto e bombato. I fanali, anteriore e posteriore sono gli stessi della Vespa Sprint. Il parafango e i cofani laterali hanno una nuova linea e delle nuove modanature. Il manubrio e stato rialzato allungando la forcella e la sospensione posteriore e stata abbassata, per migliorarne la stabilita e le tenuta di strada. E presente di serie il bauletto con un nuovo disegno più squadrato. Nella prima serie e presente la chiave di accensione sul manubrio, la batteria e il raddrizzatore poi verra eliminata e cambiato l’ impianto elettrico. IL contachilometri e a ventaglio, scalato a 120 km/h. la cilindrata del motore arriva a 181,45 cc e questo comporta un incremento importante delle prestazioni tanto da farle raggiungere i 105 km/h, rendendo la Super Sport il motociclo più veloce di quei tempi. E l’ ultimo modello ad adottare un aspirazione controllata dal pistone poi si passerà al sistema di ammissione con valvola rotante come già sperimentato nei precedenti anni sui modelli di cilindrata inferiore. La miscela e al 5%.
La Rally deriva dalla Vespa Sprint e dalla Super Sport. Sul piano estetico presenta un nuovo faro di grandi dimensioni con cornice cromata, anche il manubrio e nuovo ed è dotato di un contachilometri con sfondo nero scalato a 120 km/h e di una spia per l’ impianto di illuminazione. Il bauletto e di nuovo disegno e ha applicato al centro l’ adesivo con le norme del rodaggio. Le leve freno e frizione sono provviste di una sfera di sicurezza. Le pance laterali presentano delle guarnizioni di colore nero e sono prive di di modanature. Le ruote sono da “10” e la sospensione anteriore ritorna a essere con la molla separata dall’ ammortizzatore. La sella biposto e più lunga e e confortevole, le manopole sono di colore nero e con una nuova impugnatura, il fanale posteriore nelle prime serie e cromato e successivamente diventa come quello della Rally 200.
Il motore inserisce come sulle cilindrate inferiori il sistema di aspirazione a valvola rotante che permette il funzionamento con la miscela al 2%. Il carburatore e un Dell’orto SI 20/20 D. La marmitta è esclusiva per questo modello, grazie a questo disegno e estremamente silenziosa e ha un elevato rendimento.